L’allungamento della vita e la diminuzione delle natalità, sono due aspetti demografici destinati a cambiare profondamente le motivazioni che guidano le scelte di ciascuno di noi in materia di risparmio privato. Una più alta aspettativa di vita, infatti, richiederà una diversa pianificazione del proprio futuro, capace di poter generare risorse fondamentalmente necessarie a mantenere più a lungo nel tempo un soddisfacente tenore di vita e ad affrontare le inevitabili necessità di cura della propria salute.
L’avvento della tecnologia e dei servizi digitali, inoltre, sempre più presenti nel nostro quotidiano, sono destinati a trasformare radicalmente le nostre abitudini e l’attività delle imprese e avrà un forte impatto sul settore finanziario.
Oltre a ciò i mercati finanziari sono diventati più complessi e si è ampliata l’offerta di prodotti a disposizione del risparmiatore.
Se negli anni ‘80 e ’90 c’erano pochi prodotti finanziari e anche molto semplici, quanti di noi, da piccoli risparmiatori, compravamo un BTP o un CCT (Titoli di Stato italiani), lo tenevamo fino alla scadenza ed eravamo soddisfatti? Anche i cicli economici duravano per diversi anni, quindi era più difficile incappare in qualche crisi finanziaria pesante.
Oggi invece, lo scenario finanziario è profondamente mutato: