Coppia di coniugi anziani, uno dei due viene a mancare, conto corrente bloccato. Non hanno potuto fare la spesa per 6 mesi. Hanno dovuto chiedere l’aiuto ai propri figli per evitare un finanziamento.
Sono diversi i casi in cui la cointestazione del conto corrente può rivelarsi un problema: scopri quali nell’articolo.
Il conto corrente cointestato è uno strumento di gestione del proprio denaro che, come facilmente intuibile, può essere aperto da due o più persone insieme che diventano titolari dello stesso conto per compiere operazioni come accrediti dello stipendio o della pensione oppure pagamenti, prelievi, bonifici, ecc. Tutti gli intestatari sono pertanto “proprietari” in egual misura delle disponibilità presenti sul conto stesso. Ad esempio, se un conto corrente è intestato a 2 persone e presenta una giacenza di € 100.000,00, entrambi i correntisti di fatto giuridicamente possiedono la metà del valore, cioè € 50.000,00.
Di seguito alcuni vantaggi:
Insieme ai vantaggi, però, il conto corrente cointestato può prevedere anche alcuni svantaggi da considerare attentamente come:
Nel caso in cui i coniugi si separino, solitamente il conto corrente si tenderà a chiuderlo per aprirne due intestati singolarmente. Quindi, al momento della separazione, il saldo residuo verrà diviso in parti uguali tra i due ex coniugi, ma è possibile anche che ad uno dei due coniugi spetti una somma superiore se dimostra di aver contribuito maggiormente al saldo finale stesso, ma sarà facile poi dimostrarlo? Potrebbe presentarsi anche il rischio che uno dei due coniugi, vista la “malparata” prelevi più di quanto gli spetti all’insaputa dell’altro.
Nel caso di decesso di uno dei cointestatari del conto corrente cointestato, l’operatività dello stesso si blocca fino a quando non vengono definiti gli eredi legittimi dello stesso e non si completi la successione.
Questo è il grosso problema da considerare in ottica di una corretta pianificazione finanziaria, cosa che molto spesso viene sottovalutata. Si consideri una situazione in cui un nucleo familiare perda la possibilità di “attingere” liquidità al proprio conto corrente per un periodo di 6 mesi, si rischia di vivere un dramma. Il rischio di dover ricorrere a forme di finanziamento, con le proprie risorse bloccate sul proprio conto corrente, non è remota.
Quello che in linea di massima consiglio ai miei clienti è proprio di aprire a ciascun membro della famiglia un proprio conto corrente. In questo modo si avranno i seguenti vantaggi:
Infatti se, per una propria tranquillità, si voglia aggiungere una persona con poteri di firma sul proprio conto, basta attivare la delega. Il delegato avrà depositata in banca la propria firma e potrà intervenire in qualsiasi momento in veste appunto di delegato per effettuare determinate operazioni sul conto corrente. Oltre a ciò il titolare del conto potrà modificare il delegato in ogni momento senza dover chiudere e riaprire il rapporto con una nuova intestazione.
Importante infine sottolineare che con questa soluzione si evita di incorrere al problema del blocco temporaneo del conto corrente per il decesso della persona cointestata.
Fonte: laleggepertutti.it