Qui sotto ho ripreso gli andamenti dei principali Bear Market recenti (2000 e 2008), conclusi con cali rispettivamente del 49% e 57% totali. Eppure, nonostante alla fine questo sia stato il calo definitivo, abbiamo assistito a diversi rimbalzi a volte anche superiori del 20%, con i prezzi che però alla fine hanno continuato a scendere.
Ora, come sempre la storia è sempre differente, e l’andamento dei grafici non replica mai esattamente un evento passato. Potremmo addirittura ritestare i nuovi massimi ed assistere ad una nuova ripresa del Bull-Market decennale chi può saperlo.
Tuttavia, vorrei comunque rimarcare la prudenza di questo periodo ed il non farsi prendere dall’euforia per dei rimbalzi che come ho detto sopra sono assolutamente normali e rischiano di ingannare gli investitori.
A mio giudizio, per l’investitore che ragiona a medio-lungo termine, l’unica modalità di approcciare questi mercati, consiste nelle basi dell’investimento:
Sull’ultimo punto in particolare, si possono stabilire delle soglie di ingresso ad esempio su cali del 10-15% di volta in volta, con la liquidità ancora in portafoglio.
Venivamo da un forte ipervenduto, da un pessimismo cosmico, pertanto un rimbalzo tecnico può essere assolutamente normale.
Come vediamo dall’immagine sopra infatti, a fronte di guadagni settimanali importanti, i mercati quasi sempre continuano a salire in scia al “momentum”. Difficile dire se sarà così anche stavolta, ma l’importante è sempre fare quella che viene definita “analisi di scenario”.
Spiegato in modo molto semplice, ci dice PRIMA come dobbiamo comportarci con i nostri investimenti a seconda che si verifichi lo scenario “A” piuttosto che lo scenario “B”.
In questo modo, avendo una strategia, sapremo sempre cosa fare e non saremo mai in balia dei mercati.
Anche perché muoversi cercando di prevedere il futuro è quasi sempre dannoso per i nostri soldi.
Fonte: Investing.com/Casarella